INDIA

Il progetto prevede il finanziamento di 1 anno di sostentamento (2 pasti al giorno) per i 44 bambini sordomuti accolti nell’orfanotrofio delle suore Figlie di San Francesco di Sales.

Le suore Figlie di San Francesco di Sales guidano un orfanotrofio nel sud est dell’India, in una località chiamata Eluru.

La struttura accoglie 44 bambini sordomuti, alcuni dei quali sono affetti da gravi deficit mentali e cognitivi. Tutti provengono da famiglie poverissime che non riesco a provvedere al loro sostentamento e tantomeno alla loro educazione. La maggior parte di questi bambini è stata vittima dell’abbandono da parte dei genitori, che al momento della loro nascita non li hanno accolti come un dono, bensì come una sventura, considerando la loro patologia una maledizione e non una malattia con la quale si può comunque convivere.

Le suore si occupano di loro giorno e notte, provvedendo sia ai bisogni primari sia all’istruzione, grazie all’aiuto di un maestro, valutando quindi, la loro malattia non  come un punto di fine, ma un inizio per una nuova vita non più figlia dell’abbandono, ma dell’indipendenza basata sull’apprendimento e sul rispetto di regole fondamentali per vivere nella società.

La struttura comprende, oltre al dormitorio una scuola, nella quale i bambini seguono le lezioni, mirate alle esigenze del singolo, e studiano al fine di ottenere un diploma riconosciuto dallo stato indiano che gli permetterà un giorno di trovare lavoro o di continuare gli studi. Ben consapevoli della grande opportunità che le suore gli offrono, essi provvedono da soli alla pulizia delle proprie stanze, delle aule e soprattutto alla loro igiene personale, aiutandosi l’un l’atro per permettere all’orfanotrofio di andare avanti con il minimo dispendio economico.

Noi di Germogli di Futuro, dopo aver valutato la situazione ed ascoltato testimonianze di persone che hanno toccato con mano questa realtà, abbiamo deciso di aiutare concretamente questi bambini, collaborando al loro sostentamento, garantendogli due pasti al giorno per un anno, consapevoli dell’enorme impegno che abbiamo scelto di intraprendere, ma oltremodo certi di riuscire, con l’aiuto di molti, ad accendere 44 sorrisi e riempire altrettanti pancini.